sabato 24 settembre 2011

L'onda agricola di AAA

Epocale, rapido, incontrollabile, irripetibile: con questi termini potremmo raccontare il cambiamento che ha caratterizzato il mondo globalizzato dall'alba del nuovo millennio ad oggi. Un' espansione irrefrenabile verso il consumo dell'impossibile, promesso dal sogno illusorio partorito nei laboratori dei sistemi finanziari che controllano il modello di economia   imperante  e tutte le attività produttive, culturali, di ricerca presenti nella macro scala internazionale.
Il decennio trascorso ha incoraggiato la digitalizzazione di massa , incidendo nelle comunicazioni, nei processi produttivi, in quelli di conoscenza e per ultimo in quelli di socializzazione.
Il mondo è entrato in rete e ha perso la sua originaria concretezza per diventare un fenomeno virtuale. Attraverso i sistemi mediatici abbiamo vissuto collettivamente gli apocalittici flussi migratori che hanno interessato i cinque continenti.  Un miscuglio di etnie, lingue, stili di vita, gusti alimentari, improvvisamente addensati in poche  aree urbane, diventate luogo di confronto drammatico tra popolazioni ospitanti e ospitate; entrambe costrette ad incontri  forzati di convivenza culturale. L' onda anomale,  approdata  in tutti i settori della nostra esistenza, ha trasformato i paesi in via di sviluppo  dell' inizio del  21°secolo in paesi sviluppati, e quelli che pochi anni fà erano considerati primo mondo, in barcollanti nazioni  in preda ad una crisi di identità sociale ed economica apparentemente senza fine. Sono cresciuti, col costo  del petrolio, i rifiuti urbani e gli scarti del consumo;  siamo sommersi dall'impossibilità di smaltire scatole e packaging che costano più del contenuto. Stiamo sostenendo luoghi artificiali, mancanti di spazi verdi  e lontani dal territorio di produzione alimentare, riforniti di energia prodotta da sostanze nocive, mentre la popolazione mondiale cresce in maniera vertiginosa, con la poverà e la fame  ogni giorno più dilagante. Dal 2010 oltre la  metà degli abitanti del mondo  vive nei centri urbani.  Le megalopoli città, con oltre 10 milioni di abitanti, erano 9 nel 2001 e 23 nel 2011, con un incremento i cresita vertiginosa per i prossimi decenni.
Forse  a causa dell'inquinamento chimico provocato dall'epoca industriale appena dismessa nei territoti  occidentali, abbiamo  mutato irreparabilmente il nostro DNA. Non siamo più gli stessi. Convertiti in  esseri transgenetici, Organismi Geneticamente Modificati, ci nutriamo con qualcosa di molto particolare e dalle sembianze alimentari amiche . Bene, anche se qualcuno a queste conclusioni è appena  approdato, forse solo da poche ore, inavitabilmente raggiunto dalla recessione in atto, noi diciamo che ora è il momento per maturare una nuova coscenza, portatrice di nuovi valori e modi di operare, per  intraprendere  immediatamente il passaggio ad un'epoca non più dominata dal petrolio ma dalle energie pulite. Ci attendono traguardi da raggiungere in tempi ristretti, come quelli annunciati dall' Expo 2015 di Milano, esposizione universale che porterà in Italia i visitatori provenienti da oltre 172 paesi del mondo. Il tema, Nutrire il Pianeta. Energie per la vita è ambizioso, soprattutto per la nostra nazione, per decenni considerata la settima potenza industriale del mondo. Sono attesi  29 milioni i turisti nei  sei mesi di durata di questa manifestazione.  AAA  Agricoltura Alimentazione Architettura è un evento contenitore di altre iniziative, nato con finalità di interazione tra aree multidisciplinari e operatori di settore differenti. Lo scopo è di sollecitare  la progettazione e costruzione del nuovo habitat  ponendo l'agricoltura al centro dello sviluppo attorno fissare i  meccanismi  della costruzione del territorio. AAA  si incammina verso l'Expo 2015,  concertando con le aziende , i progettisti, le amministrazioni pubbliche,  gli utenti l' avvicinarsi appropriato al settore agricoltura, che in Italia assicura la gestione di oltre 17 milioni di ettari di terreni e il presidio dei relativi aspetti di natura ambientale, paesaggistica e culturale.  
Proporre soluzioni di vita urbana con  le aree vicine di casa  significa  evidenziarne la moderna multifunzionalità dell'agraria, per creare spazio  e soluzioni di vita giudicate da qualcuno  un ritorno al passato e da altri una marcia decisa  e necessaria verso il futuro.
Un uso del suolo parsimonioso,attento alle compatibilità ambientali, contro gli sprechi edilizi e le cementificazioni selvagge; la costruzione di architetture sostenibili realizzate con materiali compatibili; l'ultilizzo di risorse ambientali  per la produzione di energia naturale e rinnovabile; un alimentazione che privilegi l'uso di prodotti vicino ai luoghi di consumo; un rinnovato design delle merci e degli imballaggi riutilizzabili; la forestizzazione delle città,  sono alcune delle indicazione  suggerite di  AAA Agricoltura, Alimentazione, Architettura, con una serie di eventi creati per sensibilizzare  il pubbico verso la promozione di  processi green.   Un convegno, Bring the Forest in the City , e due mostre tematiche, Vegetecture e Planetarium, realizzate   in ambienti ricchi di vegetazione e di suggestioni, inviteranno gli imprenditori, le aziende, le amministrazioni pubbliche, i progettisti, a formulare nuove ipotesi di riorganizzazione del territorio, dell'architettura e delle merci, considerando la natura ed i processi di produzione alimentare elementi congiunti ai centri urbani e indispensabili per il mantenimento di una sussistenza equilibrata. Particolare attenzione è stata riservata all’architettura che usa le piante come elemento attivo di costruzione, in un modo che va oltre le definizioni di verde pensile e verticale, per arrivare a risolvere concretamente i problemi dell’inquinamento e del risparmio energetico nelle città contemporanee.
In tempi di metamorfosi è bene conoscere  quello in cui  andremo a trasformarci.
Alla fine del secolo scorso Albert Einstein scriveva : “la modernità ha fallito. Bisogna costruire un nuovo umanesimo, altrimenti il pianeta non si salva.”

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