Il decennio trascorso ha incoraggiato la
digitalizzazione di massa , incidendo nelle comunicazioni, nei processi
produttivi, in quelli di conoscenza e per ultimo in quelli di socializzazione.
Il mondo è entrato in rete e ha perso la sua
originaria concretezza per diventare un fenomeno virtuale. Attraverso i sistemi
mediatici abbiamo vissuto collettivamente gli apocalittici flussi migratori che
hanno interessato i cinque continenti.
Un miscuglio di etnie, lingue, stili di vita, gusti alimentari,
improvvisamente addensati in poche aree urbane, diventate luogo di confronto drammatico tra
popolazioni ospitanti e ospitate; entrambe costrette ad incontri forzati di convivenza culturale. L'
onda anomale, approdata in tutti i settori della nostra
esistenza, ha trasformato i paesi in via di sviluppo dell' inizio del
21°secolo in paesi sviluppati, e quelli che pochi anni fà erano
considerati primo mondo, in barcollanti nazioni in preda ad una crisi di identità sociale ed economica
apparentemente senza fine. Sono cresciuti, col costo del petrolio, i rifiuti urbani e gli scarti del consumo; siamo sommersi dall'impossibilità di
smaltire scatole e packaging che costano più del contenuto. Stiamo sostenendo
luoghi artificiali, mancanti di spazi verdi e lontani dal territorio di produzione alimentare, riforniti
di energia prodotta da sostanze nocive, mentre la popolazione mondiale cresce
in maniera vertiginosa, con la poverà e la fame ogni giorno più dilagante. Dal 2010 oltre la metà degli abitanti del mondo vive nei centri urbani. Le megalopoli città, con oltre 10
milioni di abitanti, erano 9 nel 2001 e 23 nel 2011, con un incremento i
cresita vertiginosa per i prossimi decenni.
Forse
a causa dell'inquinamento chimico provocato dall'epoca industriale
appena dismessa nei territoti occidentali, abbiamo mutato irreparabilmente il nostro DNA. Non siamo più gli
stessi. Convertiti in esseri transgenetici,
Organismi Geneticamente Modificati, ci nutriamo con qualcosa di molto particolare
e dalle sembianze alimentari amiche . Bene, anche se qualcuno a queste
conclusioni è appena approdato,
forse solo da poche ore, inavitabilmente raggiunto dalla recessione in atto, noi
diciamo che ora è il momento per maturare una nuova coscenza, portatrice di
nuovi valori e modi di operare, per
intraprendere
immediatamente il passaggio ad un'epoca non più dominata dal petrolio ma
dalle energie pulite. Ci attendono traguardi da raggiungere in tempi ristretti,
come quelli annunciati dall' Expo 2015 di Milano, esposizione universale che
porterà in Italia i visitatori provenienti da oltre 172 paesi del mondo. Il
tema, Nutrire il Pianeta. Energie per la
vita è ambizioso, soprattutto per la nostra nazione, per decenni
considerata la settima potenza industriale del mondo. Sono attesi 29 milioni i turisti nei sei mesi di durata di questa manifestazione. AAA Agricoltura Alimentazione Architettura è un evento
contenitore di altre iniziative, nato con finalità di interazione tra aree
multidisciplinari e operatori di settore differenti. Lo scopo è di
sollecitare la progettazione e
costruzione del nuovo habitat ponendo
l'agricoltura al centro dello sviluppo attorno fissare i meccanismi della costruzione del territorio. AAA si incammina verso l'Expo 2015, concertando con le aziende , i
progettisti, le amministrazioni pubbliche, gli utenti l' avvicinarsi appropriato al settore agricoltura,
che in Italia assicura la gestione di oltre 17 milioni di ettari di terreni e
il presidio dei relativi aspetti di natura ambientale, paesaggistica e
culturale.
Proporre soluzioni di vita urbana con le aree vicine di casa significa evidenziarne la moderna multifunzionalità dell'agraria, per creare
spazio e soluzioni di vita giudicate
da qualcuno un ritorno al passato
e da altri una marcia decisa e
necessaria verso il futuro.
Un uso del suolo parsimonioso,attento alle
compatibilità ambientali, contro gli sprechi edilizi e le cementificazioni
selvagge; la costruzione di architetture sostenibili realizzate con materiali compatibili;
l'ultilizzo di risorse ambientali
per la produzione di energia naturale e rinnovabile; un alimentazione
che privilegi l'uso di prodotti vicino ai luoghi di consumo; un rinnovato
design delle merci e degli imballaggi riutilizzabili; la forestizzazione delle
città, sono alcune delle indicazione
suggerite di AAA Agricoltura, Alimentazione,
Architettura, con una serie di eventi creati per sensibilizzare il pubbico verso la promozione di processi green. Un
convegno, Bring the Forest
in the City , e due mostre tematiche, Vegetecture e
Planetarium, realizzate in ambienti ricchi di vegetazione e di suggestioni, inviteranno
gli imprenditori, le aziende, le amministrazioni pubbliche, i progettisti, a formulare
nuove ipotesi di riorganizzazione del territorio, dell'architettura e delle
merci, considerando la natura ed i processi di produzione alimentare elementi congiunti
ai centri urbani e indispensabili per il mantenimento di una sussistenza
equilibrata. Particolare attenzione è stata riservata all’architettura che usa
le piante come elemento attivo di costruzione, in un modo che va oltre le
definizioni di verde pensile e verticale, per arrivare a risolvere
concretamente i problemi dell’inquinamento e del risparmio energetico nelle
città contemporanee.
In tempi di metamorfosi è bene conoscere quello in cui andremo a trasformarci.
Alla fine del secolo scorso Albert Einstein
scriveva : “la modernità ha fallito. Bisogna costruire un nuovo umanesimo,
altrimenti il pianeta non si salva.”
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