giovedì 29 settembre 2011
AI VISITATORI DI AAA+A PLANETARIUM VEGETECTURE ...
sarà consegnata una riduzione sull'ingresso alla visita della monumentale opera di Anish Kapoor "Dirty Cornere" a cura di Gianni Mercurio e Demetrio Paparoni, in corso alla Fabbrica de Vapore, Milano
AAA+A PLANETARIUM OSPITA IL MONUMENTALE PROGETTO SITE SPECIFIC DI ANISH KAPOOR PER LA CITTA’ DI MILANO
Nello spazio espositivo del format AAA+A al Made Expo 2011 verranno
esposti alcuni estratti della mostra in corso a Milano del celebre artista
indiano assieme ad alcune esclusive videointerviste.
La mostra AAA+A
(Agricoltura, Alimentazione, Architettura e Atletica) in esibizione al
padiglione 2 del Made Expo di Milano dal 5 all’8 ottobre 2011, si
arricchisce di un altro grande
evento. L’esibizione ospiterà infatti un estratto della mostra “Dirty Corner”
di Anish Kapoor, a cura di Gianni Mercurio e Demetrio Paparoni, prodotta dal
Comune di Milano e da Madeinart, attualmente esposta
a Milano alla Fabbrica del Vapore fino all’8 gennaio 2012.
Grazie alla partnership realizzata
dall’architetto Fortunato D’Amico, curatore del progetto Planetarium
all’interno di AAA+A, e
da Madeinart, in uno spazio
dedicato ad Anish Kapoor verrà
presentato
il documentario realizzato
dalla pluripremiata regista danese Cristina
Clausen in cui l’artista indiano
espone la propria concezione e la propria filosofia dell’arte e dell’ambiente
e saranno contestualmente esposte
alcune fotografie delle opere
ambientali di Kapoor.
L’arte ed i temi del progetto AAA+A vengono così naturalmente
ad incontrarsi, in un percorso che ripensa il rapporto fra ambiente, arte e
architettura, soprattutto quella urbana, attraverso l’utilizzo di materiali
naturali, verdi ed ecosostenibili.
martedì 27 settembre 2011
sabato 24 settembre 2011
PLANETARIUM
Quando si parla di Planetarium a tutti vengono
in mente le stelle e il cielo.
Il planetario, tra l'altro, è anche uno
strumento inventato dall'uomo per riprodurre in modo realistico la volta
celeste Ma allora perchè chiamare con questo nome una mostra di architettura
dedicata all'ambiente, alla sostenibilità al verde, all'alimentazione?
Che cosa c'entra tutto questo con le stelle?
Gli antichi, gli inventori dell'architetture e
delle città, si chiederebbero invece che cosa c'entriamo noi, con il nostro
mondo contemporaneo del terzo millennio nel parlare di stelle?
E' vero; noi moderni, ci siamo distratti per
qualche secolo e da allora non abbiamo più rialzato la testa, osservato il
cielo con attenzione, casomai in qualche tardo pomeriggio siamo stati attratti
da un tramonto o da una luna romantica.
Ci sentiamo così distanti dal firmamento, e
difficilmente durante l'anno troviamo il tempo per volgere gli occhi e i
pensieri verso gli astri notturni e diurni per trarne qualche insegnamento. Le
nostre città, quelle costruite dopo gli anni cinquanta, non prevedono molti
spazi panoramici o piazze per l'osservazione della notte stellata. Eppure i
nostri avi ci hanno lasciato bellissimi centri abitati dove vivere e abitare;
sicuramente migliori dei nostri, costruiti senza armonia, natura, spazi sociali
per la vita collettiva all'aria aperta.
La
costruzione di una città prevedeva l'orientamento della stessa rispetto
ad un sistema astronomico. Quando le stelle prese a riferimento nel rito di
istituzione fondazione, ritornavano nello stesso punto in cui si trovavano
nella giornata inaugurale allora si era compiuto un ciclo e si dava inizio alle
feste e alle celebrazioni. Gli anniversari, come il capodanno della città e gli
eventi stagionali accaduti nel passaggio da un ciclo all'altro, diventavano
patrimonio storicizzato, quindi cultura e conoscenza comune . Non ci si poteva dedicare all'
agricoltura)se non si conoscevano gli effetti della luna e del sole sulle
piantagioni. Sbagliare il periodo della semina voleva dire rischiare di non
produrre il raccolto per nutrire se stessi e la propria famiglia. Anche in
altri mestieri, diventava indispensabile conoscere le costellazioni e i loro
movimenti; ad esempio il marinaio doveva sapere bene quando la luna provocava
l'alta e la bassa marea; queste competenze abbassavano il rischio di incidenti
durante la traversata e consentivano di navigare verso la meta da raggiungere o di tornare a casa . Oggi la
necessita di potenziare un rapporto armonico con la natura pone l'uomo a
considerare la volta celste ed i suoi eventi, riferimenti per creare
architetture di qualità e città integrate alle caratteristiche del proprio
l'ambiente: il clima, le stagioni, il mare, l'agricoltura.
Coscienza critica e
salvaguardia del pianeta: l'incognita
Una mostra di architettura è oggi riduttiva se
non si aprono orizzonti culturali e multidisciplinari che prendano in seria
considerazione i problemi del pianeta, delle persone e dell'economie, sempre
più distanti per impostazione di contenuto da quelle del secolo scorso.
Nell'epoca attuale parlare e progettare di architettura vuol dire poterla
collegare al sistema città di cui è parte, a sua volta inserita nel sistema
ambientale. E' necessario capire quali risorse ne consentono la sostenibilità,
chiarendo che con questo termine si intendono le attività rigenerabili nel
contesto del proprio habitat senza provocare danni all'ecosistema. Una
mentalità ancora da migliorare per noi abituati a ragionare ancora sui
parametri del consumo. Ma oggi non possiamo più permetterci di sbagliare.
Corriamo il rischio di implementare una
politica del verde in antitesi con gli stessi principi che in questi anni hanno
promosso una nuova coscienza dell'abitare il pianeta. Molti slogan
"verdi" sono oggi termini di marketing alla moda così come lo erano
altri legati al consumo delle merci e dei valori competitivi. Mentre ci
dibattiamo per costruire ambienti migliori, dal 2007 più della metà della
popolazione vive in aree urbane. Nel 1950 l'unica megalopoli era New York; nel
1985 erano già diventate 9, nel 2004 erano 19 e oggi sono 26.
Una crescita inarrestabile, dice l'ONU, che
prevede un aumento in tutti i paesi emergenti e in via di sviluppo. Non
riusciamo a districarci dalla rete della produzione edilizia e da una stanza ne
costruiamo un'altra, convinti che possa essere migliore di quella precedente
perché attratti da un consumistico senso del comfort. In questo modo abbiamo
costruito il labirinto del Minotauro. Consumiamo territorio e costruiamo
ambienti artificiali fini a se stessi. Le nostre "prigioni" ci
mostrano finestre affacciate sui rendering digitalizzati invece che prospettive
reali di scenari naturali e grandi giardini planetari.
E' necessario che dietro ogni operatività
legata alla produzione ed alla trasformazione
si tenga presente che tutti gli individui
richiedono attenzione e devono essere curati.
L'architettura e le città nascono come sistemi funzionali
alle esigenze dell'uomo e alla necessità di curare dil giardino terrestre per
procurarsi cibo e medicine e promuovere oltre al benessere materiale quello
mentale e spirituale.
Agricoltura_
Alimentazione_Architettura
Il tema dell' Expo Universale, che avrà luogo
Milano nel 2015 ha per titolo "Nutrire il pianeta; energie per la
vita". L'Italia, e non solo il capoluogo lombardo, ospiterà gli eventi
legati a questa manifestazione che, per la
prima volta dalla prima edizione del 1851, non parlerà di merci.
Un Expo soft per ripensare a questi anni in
cui l'industria, il petrolio e la finanza hanno pilotato l'evoluzione e le
scelte del mondo intero, assegnando alla modernità il compito di implementare i
consumi. L'Expo del 2015 si presenta come una grande opportunità per ripensare
al territorio, all'agricoltura, all'architettura e al design. Si può cambiare
rotta? Se in questi dieci anni siamo riusciti a costruire dal nulla le
megacittà dell'oriente è possibile con la volontà e la convinzione di tutta la
società riequilibrare parte dei danni della terza rivoluzione industriale. Come
sottolinea Jeremy Rifkin nel 2020 il 20% degli edifici in Europa dovrà essere
completamente autonomo nel consumo e nella produzione di energia. Nel 2050
l'autonomia degli edifici in Europa dovrà salire al 50%. Sono questi traguardi
per riformulare anche il rapporto tra architettura e agricoltura.
Architettura contemporanea
per programmare il cambiamento
I principi ispiratori di ogni attività umana
devono rispondere all' impellenza della situazione attuale che chiede di prendersi
cura del pianeta e dei suoi abitanti, salvaguardando il paesaggio naturale e la
produzione alimentare.
L'Architettura, quella con la A maiuscola,
dovrà tornare ad essere, come è sempre stata per millenni, fondamento per le
attività umane di difesa e di dedizione dell'ambiente integrando, al paesaggio
artificiale delle aree urbane, la natura e le attività agricole.
La mostra Planetarium, all'interno del
contesto di AAA+A, intende sollecitare alcuni principi, via via assopiti nel
secolo scorso e sostituiti da soluzioni estetiche scollegati dalla condotta
etica che hanno trovato riscontri in tutti i settori della progettazione e
delle costruzioni.
· L' architettura e la città nascono come sistemi cosmogonici per
regolare il tempo della società e seguire i ritmi delle stagionalità agrarie. Queste motivazioni convivono in parte della storia e dell'architettura
sin dall'inizio del secolo scorso. Gli orientamenti e i movimenti degli astri
sono fondamentali per comprendere le condizioni climatiche dei luoghi e
progettare architetture idonee alle specifiche necessità. L'agricoltura e
l'alimentazione sono anch'esse legate agli stessi principi.
· Riprogettare nuove città,
ristrutturare le architetture malsane dell' ultimo secolo di storia del pianeta
vuol dire riconsiderare il paesaggio agrario, escluso dalla città
contemporanea. Le scuole di architettura
e di paesaggio devono riscoprire i
veri traguardi dell'operato architettonico ripensando ai metodi e alle
tecnologie costruttive in maniera critica. Il
verde non è decoro urbano ma una funzionalità connaturata all'idea stessa di
città.
· Gli imprenditori nel settore delle
costruzioni e della produzione di materiali da cantiere dovranno riscoprire
l'importanza dell' etica nella
progettazione e fabbricazione delle merci e impegnarsi ad ideare sistemi
sostenibili in funzione degli obiettivi del costruire.
·
Non si può parlare di
sostenibilità energetica e di qualità della vita se non si prende a modello un' altro processo di sviluppo del
territorio alternativo, non più impostato sull'energia del petrolio ma
sull'energie naturali.
· I mezzi di trasporto dell'ultimo
secolo non sono adatti alla nuova
contestualizzazione richiesta dall'umanità in attesa di trasferirsi in un nuovo
pianeta
· La città è il luogo di incontro delle biodiversità: rispettiamola.
L'onda agricola di AAA
Epocale, rapido, incontrollabile,
irripetibile: con questi termini potremmo raccontare il cambiamento che ha
caratterizzato il mondo globalizzato dall'alba del nuovo millennio ad oggi. Un'
espansione irrefrenabile verso il consumo dell'impossibile, promesso dal sogno illusorio
partorito nei laboratori dei sistemi finanziari che controllano il modello di
economia imperante e tutte le attività produttive,
culturali, di ricerca presenti nella macro scala internazionale.
Il decennio trascorso ha incoraggiato la
digitalizzazione di massa , incidendo nelle comunicazioni, nei processi
produttivi, in quelli di conoscenza e per ultimo in quelli di socializzazione.
Il mondo è entrato in rete e ha perso la sua
originaria concretezza per diventare un fenomeno virtuale. Attraverso i sistemi
mediatici abbiamo vissuto collettivamente gli apocalittici flussi migratori che
hanno interessato i cinque continenti.
Un miscuglio di etnie, lingue, stili di vita, gusti alimentari,
improvvisamente addensati in poche aree urbane, diventate luogo di confronto drammatico tra
popolazioni ospitanti e ospitate; entrambe costrette ad incontri forzati di convivenza culturale. L'
onda anomale, approdata in tutti i settori della nostra
esistenza, ha trasformato i paesi in via di sviluppo dell' inizio del
21°secolo in paesi sviluppati, e quelli che pochi anni fà erano
considerati primo mondo, in barcollanti nazioni in preda ad una crisi di identità sociale ed economica
apparentemente senza fine. Sono cresciuti, col costo del petrolio, i rifiuti urbani e gli scarti del consumo; siamo sommersi dall'impossibilità di
smaltire scatole e packaging che costano più del contenuto. Stiamo sostenendo
luoghi artificiali, mancanti di spazi verdi e lontani dal territorio di produzione alimentare, riforniti
di energia prodotta da sostanze nocive, mentre la popolazione mondiale cresce
in maniera vertiginosa, con la poverà e la fame ogni giorno più dilagante. Dal 2010 oltre la metà degli abitanti del mondo vive nei centri urbani. Le megalopoli città, con oltre 10
milioni di abitanti, erano 9 nel 2001 e 23 nel 2011, con un incremento i
cresita vertiginosa per i prossimi decenni.
Forse
a causa dell'inquinamento chimico provocato dall'epoca industriale
appena dismessa nei territoti occidentali, abbiamo mutato irreparabilmente il nostro DNA. Non siamo più gli
stessi. Convertiti in esseri transgenetici,
Organismi Geneticamente Modificati, ci nutriamo con qualcosa di molto particolare
e dalle sembianze alimentari amiche . Bene, anche se qualcuno a queste
conclusioni è appena approdato,
forse solo da poche ore, inavitabilmente raggiunto dalla recessione in atto, noi
diciamo che ora è il momento per maturare una nuova coscenza, portatrice di
nuovi valori e modi di operare, per
intraprendere
immediatamente il passaggio ad un'epoca non più dominata dal petrolio ma
dalle energie pulite. Ci attendono traguardi da raggiungere in tempi ristretti,
come quelli annunciati dall' Expo 2015 di Milano, esposizione universale che
porterà in Italia i visitatori provenienti da oltre 172 paesi del mondo. Il
tema, Nutrire il Pianeta. Energie per la
vita è ambizioso, soprattutto per la nostra nazione, per decenni
considerata la settima potenza industriale del mondo. Sono attesi 29 milioni i turisti nei sei mesi di durata di questa manifestazione. AAA Agricoltura Alimentazione Architettura è un evento
contenitore di altre iniziative, nato con finalità di interazione tra aree
multidisciplinari e operatori di settore differenti. Lo scopo è di
sollecitare la progettazione e
costruzione del nuovo habitat ponendo
l'agricoltura al centro dello sviluppo attorno fissare i meccanismi della costruzione del territorio. AAA si incammina verso l'Expo 2015, concertando con le aziende , i
progettisti, le amministrazioni pubbliche, gli utenti l' avvicinarsi appropriato al settore agricoltura,
che in Italia assicura la gestione di oltre 17 milioni di ettari di terreni e
il presidio dei relativi aspetti di natura ambientale, paesaggistica e
culturale.
Proporre soluzioni di vita urbana con le aree vicine di casa significa evidenziarne la moderna multifunzionalità dell'agraria, per creare
spazio e soluzioni di vita giudicate
da qualcuno un ritorno al passato
e da altri una marcia decisa e
necessaria verso il futuro.
Un uso del suolo parsimonioso,attento alle
compatibilità ambientali, contro gli sprechi edilizi e le cementificazioni
selvagge; la costruzione di architetture sostenibili realizzate con materiali compatibili;
l'ultilizzo di risorse ambientali
per la produzione di energia naturale e rinnovabile; un alimentazione
che privilegi l'uso di prodotti vicino ai luoghi di consumo; un rinnovato
design delle merci e degli imballaggi riutilizzabili; la forestizzazione delle
città, sono alcune delle indicazione
suggerite di AAA Agricoltura, Alimentazione,
Architettura, con una serie di eventi creati per sensibilizzare il pubbico verso la promozione di processi green. Un
convegno, Bring the Forest
in the City , e due mostre tematiche, Vegetecture e
Planetarium, realizzate in ambienti ricchi di vegetazione e di suggestioni, inviteranno
gli imprenditori, le aziende, le amministrazioni pubbliche, i progettisti, a formulare
nuove ipotesi di riorganizzazione del territorio, dell'architettura e delle
merci, considerando la natura ed i processi di produzione alimentare elementi congiunti
ai centri urbani e indispensabili per il mantenimento di una sussistenza
equilibrata. Particolare attenzione è stata riservata all’architettura che usa
le piante come elemento attivo di costruzione, in un modo che va oltre le
definizioni di verde pensile e verticale, per arrivare a risolvere
concretamente i problemi dell’inquinamento e del risparmio energetico nelle
città contemporanee.
In tempi di metamorfosi è bene conoscere quello in cui andremo a trasformarci.
Alla fine del secolo scorso Albert Einstein
scriveva : “la modernità ha fallito. Bisogna costruire un nuovo umanesimo,
altrimenti il pianeta non si salva.”
martedì 20 settembre 2011
CERSAIE 2011 - Un percorso di ceramica fra gli alberi nella nuova mostra itinerante AAA+A
La Mostra itinerante "AAA+ A Agricoltura, Alimentazione e Architettura" incontra il mondo del design della
ceramica al Cersaie 2011 (Bologna) in un percorso visitabile in area 48.
Il percorso tracciato dalla mostra itinerante AAA+A attraverso le mostre PLANETARIUM a cura di Fortunato D'Amico e VEGETECTURE a cura di Maurizio Corrado, sbarca per la sua quarta tappa alla fiera della ceramica di Bologna, il Cersaie, e lo fa proponendo uno spazio o, per meglio dire, un percorso unico. Una 'strada' di ceramica in cui assieme alle opere realizzate da architetti e designer di fama si alternano alberi scelti con cura ad affiancare ognuno di questi pezzi esclusivi. La ceramica ed il verde si incontrano in un percorso realizzato dal'azienda Romano Righetti che ha selezionato le piante che affiancano le opere in ceramica.
L'esibizione itinerante AAA+A, patrocinata anche dal Ministero della Politiche Agricole, integra i percorsi di Agricoltura, Alimentazione e Architettura, promuovendo le nuove opportunità della cultura del verde, urbano e non. La mostra che arriva al Cersaie forte dei successi del Sana e dell'allestimento del salone tecnologico T-Verde al Flormart 2011, si pone come centro di riflessione per la costruzione e la progettazione di un futuro nuovo, un nuovo modo di vivere urbano e non, dove una nuova edilizia ed un design ecosostenibili devono relazionarsi con il mondo agricolo e le sue peculiarità. È un percorso che dal 2009 è presente nelle più importanti manifestazioni fieristiche italiane e, da quest'anno, grazie alla mostra itinerante delle tre A, il suo messaggio viene rinforzato.
Verde verticale, progetti di riutilizzo idrico e dei vapori, materiali compatibili con le risorse ambientali, questa la filosofia dell'esibizione che si pone e si prepara come punto di partenza per l'incontro decisivo con l'Expo di Milano nel 2015 dedicato a 'Nutrire il pianeta, Energie per la Vita'. Un grande sforzo per una delle più grandi sfide lanciate dalla modernità industriale in declino, riprogettare sopratutto gli spazi urbani, dove oramai vive la metà della popolazione mondiale, con i criteri di un'edilizia verde, ecosostenibile e che innalzi la qualità della vita.
La mostra itinerante AAA+A continuerà il suo percorso anche al MADE EXPO 2011 a Milano, alla fiera AGRILEVANTE di Bari 2011 e al MOTORSHOW di Bologna 2011.
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giovedì 15 settembre 2011
FLORMART Salone T-Verde incontra AAA+A
Quest’anno l’allestimento
dello speciale salone del verde tecnologico T-Verde sarà curato dal progetto
Nemeton Network attraverso il format AAA+A (Agricoltura, Alimentazione e
Architettura)
Il format delle tre A continua il suo progetto di
sensibilizzazione e diffusione della cultura del verde e della sostenibilità
curando al salone fieristico Flormart
2011 (15-16-17 settembre, Padova) l’allestimento del salone tecnologico, il salone T-Verde, arrivato quest’anno
alla sua quarta edizione, presentando le mostre PLANETARIUM, curata da Fortunato D'Amico e VEGETECTURE curata da Maurizio Corrado.
L’accento viene posto in questa occasione sulla
grande A di Agricoltura, con
un’attenzione particolare ai
settori del florovivaistico e del giardinaggio. La filosofia alla base
dell’allestimento del salone T-Verde sarà infatti proprio quella di fare
incontrare il mondo dell’agricoltura che si lega alla florovivaistica, con le
soluzioni innovative delle tecnologie verdi. Lo scopo non è solo quello di
mostrare le fasi di produzione dei sistemi che si trovano nell’esposizione
fieristica, ma è anche quello di evidenziare come l’intreccio fra questo
particolare settore agricolo ed il mondo della tecnologia verde possa dare
frutto a progetti unici e interessanti, quali verde verticale, verde pensile urbano fino a progetti
che coinvolgono il recupero di acque meteoriche utilizzabili per l’irrigazione.
È lo stesso concetto di sinergia, che anima il
progetto delle tre A, a venire applicato anche fra floricoltura e tecnologie
del verde e che vede nel salone tecnologico un momento di fertile incontro e
progettazione innovativa. Lo scopo del Network e del format AAA+A è proprio
quello di fare da interfaccia fra il mondo della produzione vegetale e le
possibilità di evoluzione tecnologica sostenibile, con l’attenzione sempre
rivolta al miglioramento della qualità dell’ambiente e quindi della qualità
della vita.
Il format AAA+A
(Agricoltura, Alimentazione e Architettura) nasce come mostra itinerante
dedicata alle eccellenze della sostenibilità Made in Italy e
alle nuove tendenze dell’architettura verde, un cantiere verde dove trovano
spazio le tre A che rappresentano il futuro della sostenibilità.
Un momento di incontro importante quindi,
all’interno di una manifestazione fieristica come il Flormart che lo scorso
anno ha contato più di 25.000 visitatori di cui 2.500 provenienti da paesi
esteri, per un salone come il
T-Verde giunto alla quarta edizione e divenuto punto importante di incontro per
comprendere le tecnologie del ‘fare verde’.
L’esperienza espositiva legata al progetto AAA+A, continuerà anche nei
saloni fieristici di CERSAIE 2011, MADE EXPO 2011, AGRILEVANTE 2011 e MOTORSHOW
2011
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giovedì 8 settembre 2011
SANA 2011 – al via la II tappa della mostra itinerante AAA+A
Un’inedita alleanza tra Agricoltura, Alimentazione
e Architettura. Una mostra
itinerante che esplora il futuro della sostenibilità.
La mostra itinerante AAA+A arriva alla fiera SANA di Bologna, dall’8 al
11 settembre, e questa volta si concentra sulla A di Alimentazione: al
centro del progetto l’uomo e il
suo benessere. In questa occasione
verrà infatti allestito un vero e proprio bosco mediterraneo in alcune aree
della fiera, ricreandone le particolarità e le atmosfere che caratterizzano
anche molte parti d’Italia e dei suoi prodotti tipici. Un progetto che è stato
pensato ed allestito proprio in questo 2011 anno internazionale dedicato alle
foreste.
La mostra della tripla A, arriva alla sua seconda tappa e ripropone anche alcuni
progetti di architettura-verde, sempre all’interno della fiera.
Gli elementi guida sono, come sempre,
il concetto di sostenibilità affiancato all’elemento vegetale, la nuova
sfida a cui guardare proprio in un’ottica
di integrazione fra le tre A di Agricoltura, Alimentazione e Architettura.
Tra le mostre di AAA+A PLANETARIUM curata da Fortunato D'Amico e VEGETECTURE curata da Maurizio Corrado propongono progetti che guardano ad una visione sinergica fra questi tre
aspetti chiave del vivere e dell’abitare umano, in un’ accezione che ridisegna e ridefinisce, in un’ottica
ecosostenibile, anche il concetto dell’Alimentazione. Un nuovo modo di
pensare all’alimentazione, ma anche un nuovo modo di pensare l’agricoltura e la
coltivazione dei prodotti, un design verde e funzionale che si reimpossessa
soprattutto degli spazi urbani.
È importante sottolineare come il progetto delle tre A sia un progetto che
resta sempre e comunque aperto e in divenire. Sono molte le sinergie possibili,
pensando al concetto di Alimentazione in particolare, a cui la mostra si
rivolge in quest’occasione. ‘Mangiare è
un’atto agricolo’ diceva Wendell Berry, agricoltore-intellettuale del
Kentucky, e non a caso negli ultimi anni concetti come Kilometro Zero,
agricoltura biologica e prodotti organici sono stati posti al centro del
dibattito sul tema.
Il bosco mediterraneo e le installazioni architettoniche vere e proprie
rimarranno a disposizione del pubblico anche per la successiva fiera CERSAIE
2011.
La Mostra itinerante AAA+A tuttavia continua il suo percorso, per portare e
diffondere il suo importante messaggio in tutt’Italia. Le prossime fiere dove
trovare le installazioni AAA+A saranno infatti il FLORMART 2011, CERSAIE 2011,
MADE EXPO 2011, e AGRILEVANTE 2011.
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giovedì 1 settembre 2011
AAA+A PLANETARIUM VEGETECTURE
Planetrarium
a cura
di Fortunato D'Amico
Planetarium è una delle mostre di AAA
Agricoltura, Alimentazione, Architettura, che
si svolgerà all’interno dei nuovi
padiglioni fieristici della Fiera Milano durante il MADE expo 2011. La rassegna
presenta una serie di progetti di
architettura e design dedicati alla costruzione di una società più attenta e
consapevole al rapporto tra le attività umane e l'agricoltura.
L' allestimento ricostruisce un ambiente ricco di vegetazione e di suggestioni;
uno scenario naturale ricreato per sensibilizzare gli imprenditori, le aziende,
le amministrazioni pubbliche, i
progettisti, verso nuovi processi di riorganizzazione del territorio,
considerando la natura, l'agricoltura, ed i
processi di produzione alimentare,
elementi connessi ai centri urbani e indispensabili per il
mantenimento di una sussistenza equilibrata.
L'Architettura, quella con la A maiuscola,
dovrà tornare ad essere, con nuove modalità, un organismo integrato al
paesaggio ed alle attività agricole.
Limitare le spese dei consumi energetici e
promuovere produzioni alimentari
vicino alle aree abitate è la condizione per sostenere il fabbisogno di un pianeta che ha raggiunto 7 miliardi
di abitanti. Planetarium prospetta una visione multidisciplinare per la
risoluzione dei problemi della società contemporanea, promuovendo workshops e conferenze che si alterneranno per tutta la durata della
manifestazione all'interno dell'area espositiva.
Un progetto ambizioso proiettato verso l'Expo
Universale di Milano del 2015, che si propone di diventare protagonista di un percorso
virtuoso dedicato alle
attività volte alla creazione di
beni e valori in sintonia con le esigenza di sostenibilità planetaria.
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