venerdì 3 febbraio 2012

Green Leaf. In Bangladesh città giardino senza emissioni di carbonio

Integrare il territorio urbano all'agricoltura risolverà il problema alimentare

FORTUNATO D'AMICO
 

La forestizzazione della città è diventata un’esigenzia sempre più urgente del 21° secolo, a causa dei costi dell’alimentazione prodotta in aree lontane dai luoghi di consumo. 
La crisi del petrolio influirà sui costi dei generi alimentari perchè inevitabilmente legati a quelli del trasporto.
Secondo gli esperti internazionali il problema alimentare potrà essere risolto solo se si adottano politiche per integrare il territorio urbano all’agricoltura. E’ forse per questo che in tutto il mondo sono ormai innumerevoli i progetti di green architecture orientati ad ospitare coltivazioni alimentari all’interno dell’ambiente urbano e ad organizzare gli orti negli spazi domestici. La filosofia del "verde utile", applicata alla costruzione della città non solo come decoro urbano ma con funzioni produttive e agricole, è uno degli obiettivi  della pianificazione territoriale ed architettonica  attivata dai developers pubblici e privati di tutto il mondo, in questi ultimi anni in cui la crisi della globalizzazione ha reso evidenti i problemi della produzione alimentare lontana dai centri abitati.
A Dhaka, nel Bangladesh,  si è inaugurato  il cantiere che prevede la costruzione della prima città giardino contemporanea in grado di ospitare oltre 10.000 persone entro il 2015. Ad aggiudicarsi il lavoro sono state tre aziende canadesi, JET Architecture, JCI Architects e Terraplan Landscape Architects.
 “Shobuj Pata” (Green Leaf), questo è il nome del nuovo quartiere, promuove l’edificazione di 2400 unità abitative inserite in uno spazio verde dove non ci saranno le emissioni di carbonio.



Nessun commento:

Posta un commento