Integrare il territorio
urbano all'agricoltura risolverà il problema alimentare
FORTUNATO
D'AMICO
La forestizzazione della città è diventata un’esigenzia
sempre più urgente del 21° secolo, a causa dei costi dell’alimentazione
prodotta in aree lontane dai luoghi di consumo.
La crisi del petrolio influirà sui costi dei generi
alimentari perchè inevitabilmente legati a quelli del trasporto.
Secondo gli esperti internazionali il problema alimentare
potrà essere risolto solo se si adottano politiche per integrare il territorio
urbano all’agricoltura. E’ forse per questo che in tutto il mondo sono ormai
innumerevoli i progetti di green architecture orientati ad ospitare coltivazioni
alimentari all’interno dell’ambiente urbano e ad organizzare gli orti negli
spazi domestici. La filosofia del "verde utile", applicata alla
costruzione della città non solo come decoro urbano ma con funzioni produttive
e agricole, è uno degli obiettivi della pianificazione territoriale ed
architettonica attivata dai developers pubblici e privati di tutto il
mondo, in questi ultimi anni in cui la crisi della globalizzazione ha reso
evidenti i problemi della produzione alimentare lontana dai centri abitati.
A Dhaka, nel Bangladesh, si è inaugurato il
cantiere che prevede la costruzione della prima città giardino contemporanea in
grado di ospitare oltre 10.000 persone entro il 2015. Ad aggiudicarsi il lavoro
sono state tre aziende canadesi, JET Architecture, JCI Architects e Terraplan
Landscape Architects.
“Shobuj Pata” (Green Leaf), questo è il nome del
nuovo quartiere, promuove l’edificazione di 2400 unità abitative inserite in
uno spazio verde dove non ci saranno le emissioni di carbonio.
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